MARCHIGIANA

È la terza razza da carne in Italia dopo la Piemontese e la Chianina. E’ allevata principalmente in: Abruzzo, Campania, Lazio, Marche e Molise. Essa possiede un’elevata capacità di adattamento (meglio definita come “capacità  al costruttivismo”) al pascolo in diverse condizioni, anche in ambienti difficili.

Il tipo genetico (TG) Marchigiana si è formato nell’omonima regione quale risultato di incroci ivi praticati, nel corso del 1800, tra tori Chianini  e vacche appartenenti a un antico ceppo locale ascrivibile al Bovino Grigio Autoctono Italiano (‘BovGrAI’) (già ‘Podolica’). Il ricorso alla Chianina aveva lo scopo di ottenere animali con una maggiore attitudine  anche alla produzione di carne. Da questi incroci nacquero bovini aventi migliore muscolosità, mantello più bianco, testa più leggera e corna più corte; di qui la denominazione dei nuovi soggetti di “cornetti”. L’aumento di statura rese però i buoi inadatti al lavoro; per questo, agli inizi del XX secolo vennero effettuati ulteriori incroci con i tori di razza Romagnola per ridurre la statura e migliorare la conformazione della razza. Dal 1928 venne vietato ogni tipo di incrocio e iniziò ufficialmente la selezione della Marchigiana soprattutto per la produzione di carne.

Nel 1957 è stata fondata l’Associazione Nazionale Allevatori Bovini da Carne (ANABIC) con sede a S. Martino in Colle (PG), che promuove il miglioramento genetico, valorizza e diffonde le razze bovine Marchigiana, Chianina, Romagnola, Maremmana e Podolica e detiene il Libro Genealogico Nazionale unico delle Razze Bovine Italiane da Carne, il cui Regolamento fu approvato nel 1969.

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ATTITUDINE PRODUTTIVA

Carne La Marchigiana vanta il riconoscimento IGP per la carne bovina in Italia con ladenominazione “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” e possiede il marchio 5R. Il vitellone è identificabile con il bovino adulto macellato all’età compresa tra 12 e 24 mesi. La carne è di ottima qualità: rosata, tenera, a grana fine, con il giusto grado di marezzatura e bassi livelli di colesterolo. Latte La Marchigiana possiede anche una notevole potenzialità alla produzione del latte da destinare alla caseificazione con l’ottenimento di prodotti di pregio: caciocavallo, scamorza, treccia, ricotta. Produzione latte/vacca/anno: mediamente, intorno ai 15 quintali/anno (a 7 mesi di lattazione escluso il ‘colostro’) Grasso,  %: 3,71 Proteine,  %: 3,65 Resa in caciocavallo: 12 % prima del trattamento in salamoia Da uno studio effettuato su 337 campioni individuali di latte è emerso che circa il 95 % delle caseificazioni rientra  nelle classi di valutazione “ottimale” (47,48 %) e “discreta” (39,16 %) (Fonte: Risultanze del Programma POM Mis. 2 – A06 dal titolo“Ecosostenibilità dell’allevamento dei tipi genetici bovini Marchigiana e Podolica in aree della Campania, del Molise e della Basilicata”).

VALUTAZIONI GENETICHE

Dalle valutazioni genetiche attuate dall’A.N.A.B.I.C. scaturiscono i seguenti indici:

  • Indice ‘toro’ (IST): fornisce informazioni per il miglioramento di accrescimento e muscolarità
  • Indice ‘morfologia’ (IM): fornisce informazioni su muscolosità (musc), dimensioni (dim), finezza (fin) e arti (arti)
  • Indice ‘vacca’ (ISV): fornisce informazioni sulla base riproduttiva e produttiva delle fattriciNell’ambito della ‘tipizzazione genetica’ l’ANABIC effettua anche lo screening dei soggetti immessi nel Centro genetico rispetto al gene della miostatina, la cui mutazione è responsabile del fenotipo noto come “ipertrofia muscolare” o “doppia groppa”; infatti:
  •  i soggetti portatori della mutazione allo stato ‘omozigote’ presentano alle nascita una serie di inconvenienti: macroglossia con difficoltà di suzione, problemi a carico dell’apparato cardiovascolare e, pertanto, vengono eleminati dal circuito riproduttivo;
  • i soggetti ‘eterozigoti’, essendo ‘portatori sani’ della mutazione, vengono ammessi al centro e possono essere utilizzati nei programmi di accoppiamento con femmine ‘esenti’ da mutazione, in quanto essi possono dare origine a figli con caratteristiche favorevoli: maggiore incremento ponderale annuo e maggiore resa in tagli carnosi, rispetto ai soggetti ‘esenti’ da mutazione; minore esigenza proteica negli stadi finali di accrescimento e minori difficoltà associate al parto, rispetto ai soggetti ‘omozigoti’ per la mutazione.

 

AREA DI ORIGINE

Regione Marche

CARATTERI TIPICI

Caratterizzata da notevole sviluppo somatico, muscolare e del treno posteriore, tronco lungo e tendenzialmente cilindrico, scheletro fine e leggero in rapporto alla mole.

Maschio adulto

Peso: 1.200 – 1.500 kg

Femmina adulta  Peso:  700 – 900 kg Ha un’ottima attitudine materna e un’elevata percentuale di parti gemellari Vitello

Peso medio alla nascita: 45 kg

Caratteristiche somatiche 

  • Mantello: bianco; si possono riscontrare gradazioni grigie diffuse nelle parti anteriori del corpo;  il vitello  ha il mantello fromentino che diventa bianco dal terzo mese di età
  • Testa: leggera, a profilo rettilineo; le corna sono brevi e a sezione ellittica, dirette lateralmente e in alto
  • Collo: corto e muscoloso; massiccio e gibboso nei maschi; giogaia leggera
  • Spalle: larghe, muscolose, ben aderenti al tronco, parallele al piano sagittale mediano e giustamente angolate
  • Dorso: muscoloso, molto sviluppato in lunghezza ed in larghezza
  • Lombi: muscolosi, spessi, larghi, lunghi, linea dorso-lombare rettilineo
  • Petto: largo e muscoloso
  • Torace: ampio e profondo,  di altezza superiore alla distanza sterno/suolo, con costato ben arcuato
  • Groppa:molto muscolosa, sviluppata in lunghezza e larghezza, orizzontale o con lieve inclinazione antero posteriore; spina sacrale poco rilevata; coda fine con attacco corretto
  • Coscia: ampia e spessa; convessa, discesa, di accentuato sviluppo muscolare
  • Natica: discesa e con profilo convesso molto evidente
  • Arti anteriori: appiombi corretti, braccio ed avambraccio muscolosi; stinco solido e leggero
  • Arti posteriori: appiombi corretti , gamba molto muscolosa, garretto asciutto e forte, stinco solido e leggero
  • Mammella: sviluppata, vascolarizzata, a base larga; quarti regolari, spugnosa al tatto, capezzoli ben diretti e di giuste dimensioni per l’allattamento.

  Fonti www.anabic.it https://www.ruminantia.it/vi-raccontiamo-le-razze-la-marchigiana/ Risultanze del Programma POM Mis. 2 – A06 dal titolo “Ecosostenibilità dell’allevamento dei tipi genetici bovini Marchigiana e Podolica in aree della Campania, del Molise e della Basilicata”.

BIOBANCA

 Banche del germoplasma (CCES/BG) Università degli Studi di Palermo UNICATT Department of Animal Science, Food and Nutrition – DIANA Consorzio per la Sperimentazione e Divulgazione di Biotecniche Innovative Consorzio per la Sperimentazione e Divulgazione di Biotecniche Innovative
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PEC consdabi@pec.consdabi.org consdabi@pec.consdabi.org
Specie Bos taurus Bos taurus Bos taurus Bos taurus
Razza Modicana Modicana Modicana Modicana
Materiale Biologico DNA DNA / Sangue DNA Materiale seminale
Numero di Campioni 85 7
Numero di Donatori
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4
Numero di Donatrici
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81