ALLEVAMENTO CUSTODE
Per le caratteristiche morfologiche del territorio italiano in generale e di quello campano in particolare, appare importante implementare e sviluppare un progetto per dare un valore aggiunto alle produzioni zootecniche delle aree interne della Campania al fine di
mitigare l’abbandono delle campagne, valorizzare una agricoltura multifunzionale e salvaguardare la biodiversità animale e vegetale
IL PROGETTO
Obiettivo generale
II progetto dell’Associazione Allevatori della Campania e del Molise, prevede una serie di interventi che coinvolgeranno gli allevamenti di animali appartenenti a popolazioni locali e/o a razze autoctone, di interesse zootecnico, presenti su tutto il territorio regionale campano. Tali interventi avranno l’obiettivo principale di salva guardare e valorizzare la biodiversità animale e tutelare gli ambienti, avvalendosi della collaborazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Associazione ltaliana Allevatori, del Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (CONSDABI) e del Dipartimento Qualità Agroalimentare (DQA).
Obiettivi specifici
Le attività progettuali saranno incentrate sull’attuazione dei Controlli Funzionali. Inoltre, saranno implementati processi di certificazione per la valorizzazione delle produzioni zootecniche, 100% campane, sui mercati locali e Nazionali
1. Censimento degli allevamenti delle popolazioni animali locali
e delle razze autoctone presenti in Campania
Particolare attenzione sarà rivolta ad alcune razze tipiche presenti in
Campania, come il Bovino Agerolese e Podolico, l’Ovino Laticauda e
Bagnolese, la Capra Cilentana e Napoletana e il Suino Casertano.
2. Raccolta dei dati produttivi e riproduttivi negli allevamenti
mediante i Controlli Funzionali
I Controlli Funzionali rivestono un’importanza imprescindibile per la
conoscenza dei dati produttivi e riproduttivi indispensabili per migliorare la gestione di qualsiasi tipo di azienda agro-zootecnica, nonché
la qualità dei prodotti derivati. I controlli saranno effettuati seguendo
i disciplinari approvati con decreto Mipaaf e con le delibere dei Comitati tecnici dei Controlli Funzionali carne e latte. Ciò garantirà una
uniformità e confrontabilità dei dati su tutto il territorio regionale.
3. Analisi dei campioni biologici prelevati in occasione dei Controlli Funzionali
I campioni del latte e dei prodotti trasformati, prelevati in occasione del Controllo Funzionale, saranno sottoposti a diverse analisi
qualitative e organilettiche
4. Elaborazione dei dati dei Controlli Funzionali
I dati dei Controlli Funzionali saranno elaborati dall’Associazione
Italiana Allevatori, le informazioni saranno presenti sulla procedura
SI@LLEVA che consente una razionale ed innovativa gestione
dell’allevamento. Il confronto sistematico tra i risultati della
propria azienda con quelli di aziende operanti nello stesso comparto, sarà uno strumento importante per valutare se la propria
attività sia correttamente gestita
5. Valutazione dell’allevamento mediante la piattaforma Classyfarm
e piano di assistenza tecnica
Con l’obiettivo di procedere alla categorizzazione del rischio degli
allevamenti in ambito di sanità veterinaria, il Ministero della Salute
ha voluto fortemente dotarsi di un sistema efficace, denominato
Classyfarm, che consente la rilevazione, la raccolta e la elaborazione dei dati relativi alle seguenti aree di valutazione:
• biosicurezza;
• benessere animale;
• parametri sanitari e produttivi;
• alimentazione animale;
• consumo di farmaci antimicrobici;
• lesioni rilevate al macello.
Successivamente, le informazioni su tali temi saranno oggetto di
confronto e approfondimento con gli allevatori e sarà avviato,
laddove necessario, un programma di assistenza tecnica per il
miglioramento della gestione aziendale.
6. Certificazione degli allevamenti mediante il marchio ALLEVAMENTO CUSTODE e ALLEVAMENTO DEL BENESSERE
Il marchio “ALLEVAMENTO CUSTODE” definito dall’Associazione
Italiana Allevatori e certificato dal Dipartimento Qualità Agroalimentare, vuole contribuire a rendere protagoniste le attività
economico-imprenditoriali delle aziende agro-zootecniche. La
denominazione di “Allevamento custode” è concessa agli allevatori
di Popolazioni Locali e Razze Autoctone, che, con le loro attività
agronomiche e zootecniche, attivano processi di sostenibilità
ambientale assumendo un ruolo multifunzionale di presidio e sviluppo del territorio adottando tecniche di allevamento compatibili con le esigenze della conservazione dell’habitat e della razza
allevata. Tutti gli allevamenti, oltre ad essere iscritti nella Sezione
Animale dell’elenco regionale dei Coltivatori Custodi, definito dal
Decreto Dirigenziale n. 87 del 18/06/2018, dovranno avere una
valutazione del benessere degli animali allevati, mediante un
confronto tra i dati della check list Classyfarm e i dati rilevati in
occasione dei Controlli Funzionali e presenti nella procedura
SI@ALLEVA. In caso di punteggio positivo, sarà concesso il marchio “allevamento del benessere”. Deve essere attuata una
gestione dell’allevamento secondo modalità estensive con ampio
ricorso al pascolamento ed applicando i principi che la FAO
definisce di efficienza (obiettivo economico), di accettabilità
(obiettivo sociale) e di sostenibilità (obiettivo di conservazione).
Con la certificazione l’allevatore potrà:
- valorizzare le sue produzioni agricole e zootecniche sul mercato locale, regionale e nazionale con un logo riconoscibile e
certificato; - garantire l’origine campana delle sue produzioni;
- partecipare a bandi pubblici regionali, nazionali ed europei, a
mostre e fiere ed entrare in un circuito di comunicazione che gli
permetterà una visibilità sempre maggiore.